Come percepiranno le Feste del Natale i più piccini?

In questo periodo mi chiedo cosa pensano i più piccoli, quelli che saranno gli uomini di domani. Mi chiedo come percepiscono il Natale e le feste collegate. Tanto più che stiamo vivendo in un periodo in cui la scuola è per alcuni in presenza ma rispettando la distanza, per altri è proprio a distanza.

E io credo che i bambini, i fanciulli di oggi  – pur avendo la possibilità di poter possedere ciò che altri in epoche passate non hanno avuto – siano carenti di affetto. Di certo riceveranno regali sotto l’albero, non è quello ciò che manca.

Il rispetto della distanza si trasmette tra i grandi, anzi si impone. Ma i più piccoli ne soffrono di riflesso.

Ed anche i nonni vanno tenuti non troppo vicini, che non si sa mai. Ed abbiamo sempre saputo l’importanza della presenza dei nonni.

Ed il Natale religioso, vera festa? Anche quello ci va di mezzo. Usciamo dall’empasse della messa di mezzanotte, che non è un insegnamento dire che Gesù è nato a quell’ora. Piuttosto una bella usanza.

Un tempo in cui portare i figli assonnati in chiesa e riportarli a casa già dormienti.

Chissà cosa rimarrà negli occhi e nella mente dei più piccoli verso queste festività in arrivo.

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