Approvata dalla Regione Piemonte la prima misura per l’adattamento dei territori ai cambiamenti climatici: si tratta di due bandi finanziati con 22 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) destinati ad interventi che consentano di migliorare la capacità degli ecosistemi acquatici presenti in fiumi, torrenti, laghi ed aree umide.
Lo scopo è superare le criticità climatiche dovute ai cambiamenti in atto, sia in condizioni di portate idriche elevate, sia in condizioni di siccità oggi sempre più ricorrenti, favorendo le infrastrutture verdi e le misure naturali di ritenzione idrica, come ad esempio la rinaturazione delle sponde fluviali, finalizzate a trattenere le acque per favorire gli habitat e ricaricare le falde.
I bandi si apriranno prima dell’estate e avranno quali beneficiari la Città metropolitana di Torino, le Province, i Comuni in forma semplice o associata, gli Enti Parco ed i gestori delle aree della Rete Natura 2000. Due le linee: una con dotazione di 10,4 milioni destinata ad aree in cui sia attivo un contratto di fiume, lago o zona umida; l’altra 11,5 dove questi accordi non sono presenti.
Tra gli interventi previsti la riqualificazione della vegetazione delle sponde e delle aree prossime ai corsi d’acqua e ai laghi anche con la realizzazione di fasce tampone o la creazione di corridoi ecologici, la riattivazione di risorgive, la ricostruzione di ambienti naturali idonei alla riproduzione delle specie acquatiche autoctone, il miglioramento delle caratteristiche morfologiche dei corsi d’acqua.
Questa iniziativa si affianca ai finanziamenti regionali che dal 2018 sono disponibili annualmente per interventi di riqualificazione fluviale: si ricorda che il 4 maggio è la data di scadenza per la presentazione delle domande relative al bando 2023, per il quale sono stati stanziati ulteriori 3 milioni. Si tratta di un bando complementare a quelli Fesr.
è giustissimo prendere provvedimenti, anche perché il clima cambia e dobbiamo adattarci alle sfide del domani 👍👍👏👏
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